05/09/2025 ASIAGO – Una grotta letteralmente invasa dal pattume: scatta il salvataggio di grotta Fiara || Batterie, pezzi di auto, animali morti e tanto altro ancora: dalla grotta Fiara dell’Altopiano dei Sette Comuni emerge tutta l’inciviltà di chi per decenni ha trasformato questo e tanti altri abissi del territorio in vere e proprie discariche. Ma c’è chi combatte questo malcostume calandosi nelle spelonche e nelle grotte per recuperare e smaltire tonnellate di lerciume. Si tratta dei volontari dell’associazione Recuperanti di Montagne Terzo Patrimonio, nata una decina d’anni fa per bonificare le zone impervie della montagna veneta. Nel 2020 un primo sopralluogo in Fiara aveva permesso il recupero di parecchie placche identificative di animali d’allevamento, due batterie al piombo di grandi dimensioni e poco altro. Poi, l’anno scorso, il Ministero dell’ambiente ha ricevuto il materiale sull’allarmante situazione della grotta ed è scattata l’operazione di pulizia. Nel 2024 sono stati estratti 45 sacchi dal peso medio di 20 kg contenenti carcasse di animali, siringhe veterinarie, vetro, plastica, lamierati, pezzi e batterie di auto da 27 volontari che si sono adoperati per estrarre dalla grotta, selezionare e stoccare i rifiuti in un luogo appropriato per il conferimento da parte di Etra in luoghi idonei allo smaltimento. Rimane ancora del lavoro da fare e i volontari torneranno in grotta nel fine settimana per terminare la bonifica, ma in realtà il lavoro è molto più ampio e complesso perché ci sono almeno un centinaio di discariche abusive nelle grotte e negli abissi dell’Altopiano dei Sette Comuni. Un’area carsica che custodisce importanti sorgenti e che rappresenta il primo passo dell’acqua verso Oliero e la pianura, dove prima o poi arriva anche quel che finisce nelle grotte altopianesi. (Servizio di Ferdinando Garavello)
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