06/09/2025 VICENZA – Giornata “calda” in città per le proteste dei No Tav e la galassia di associazioni legate ai centri sociali che hnno costellato il sabato di appuntamenti e flash mob. Il momento di maggiore tensione al Bosco di Cà Alte ai Ferrovieri. || E’ stato necessario l’uso degli idranti da parte delle forze dell’ordine per fermare l’azione degli attivisti No Tav al Bosco di Ca’ Alte. Dopo una prima fase in cui sono stati scandito slogan contro la cementificazione, un gruppetto ha tentato di varcare l’area di cantiere che era stata già oggetto di accese contestazioni il luglio scorso. Questa è La seconda tappa di una giornata di mobilitazione in città che ha visto accendersi la protesta in forme diverse e per motivi diversi. Tutto è cominciato alle 8.30 a Ponte Alto.Focus delle rivendicazioni il tema della difesa degli spazi verdi e dei boschi urbani. L’occasione è stata anche di rilanciare la proposta che accomuna Legambiente e il comitato Ferrovieri che offrono un progetto alternativo al nuovo viadotto previsto in via Maganza. Una costosa infrastruttura che potrebbe essere sostituita riutilizzando il percorso lungo l’argine del Retrone. Un progetto firmato dall’ingegnere Stefano Cestonaro che è stato appena portato a conoscenza dell’amministrazione comunale e regionale. – Intervistati MARCO ZILIO (COMITATO NO TAV), DANIELE MANTIERO (COMITATO QUARTIERE FERROVIERI), ELENA GUERRA (ASSEMBLEA DEL BOSCO) (Servizio di Daniele Garbin)
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