12/09/2025 TREVISO – Presentato il progetto di restauro dell’Amorino Lubomirski, opera che Antono Canova realizzò nel 1785 e oggi in degrado a causa dell’umidità || Il destino dell’amorino Lubomirski, delicato gesso realizzato da Antonio Canova nel 1785 è legato indissolubilmente alla mostra sulla Maddalena e la Croce che si chiude in questi giorni a Treviso. Grazie al prestito della commovente Maddalena Giacente da parte della Gypsotheca di Possagno, i Musei Civici di hanno garantito come contropartita il restauro del gesso. L’opera fu commissionata dalla principessa polacca Elżbieta Lubomirska e raffigura il nipotino Henrik. Si tratta di uno tra i più ammirati ritratti allegorici dello scultore e riscosse immediato apprezzamento, tanto che la poetessa veneziana Isabella Terotochi Albrizzi gli dedicò versi di totale rapimento.Il gesso subirà un importante restauro, sia per i danni subiti nella prima guerra mondiale, sia per l’umidità che ne sta minando l’integritàIl restauro verrà condotto dalla ditta Passarella di Padova sotto la supervisione scientifica della Gypsotheca e della Soprintendenza, e si prevede che i lavori, parzialmente coperti dal comune di Treviso, possano concludersi entro i prossimi mesi.Progetti di collaborazione stretti da lungo tempo quelli tra i due enti trevigiani oggi più che mai in sinergia – Intervistati MOIRA MASCOTTO (Direttrice Gypsotheca Possagno), MARIA TERESA DE GREGORIO (Assessore alla Cultura e Turismo Treviso), VALERIO FAVARO (Sindaco di Possagno) (Servizio di Elena Dal Forno)
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