20/09/2025 ROSA’ – Il Comune di Rosà cala l’asso nella delicata partita sull’agrivoltaico e coinvolge Bassano e Cartigliano con una delibera che potrebbe cambiare le carte in tavola || La scadenza per la presentazione dei documenti sull’agrivoltaico di Rosà è stata spostata al 17 ottobre dalla Regione e il Comune ha deciso di calare l’asso in questa delicata partita a carte. Le carte non sono quelle da gioco, ma i documenti e i faldoni che viaggiano fra la Pedemontana e Venezia per un progetto che potrebbe portare 73 mila metri quadrati di pannelli in modalità agrivoltaica nelle campagne del paese. Giusto per fare un confronto è esattamente il doppio del centro storico di Bassano compreso dal ponte al viale dei Martiri e giù fino al tempio ossario. E proprio a Bassano guarda l’Amministrazione di Rosà, che ha predisposto una delibera di consiglio comunale che potrebbe cambiare le carte in tavola in modo definitivo. Il provvedimento è stato condiviso già con i bassanesi e con il Municipio di Cartigliano, in modo da creare una muraglia attorno alle campagne nel mirino del privato, formata da tre Amministrazioni, decine di migliaia di abitanti e un movimento d’opinione saldamente radicato nel territorio. In soldoni la delibera esprime la netta contrarietà all’impianto e conferma la volontà di adottare, assieme agli altri Comuni coinvolti, una posizione istituzionale, un muro che dimostri che il territorio è compatto su questo argomento. Il faldone sarà poi trasmesso a Regione, Provincia e Sovrintendenza. La lista delle perplessità – chiamiamole così – è piuttosto lunga e comprende fra l’altro il timore di perdere l’ultima superficie a vocazione agicolo-ricreativa dell’area con impatti negativi sulla salute della popolazione, sia per i campi elettromagnetici indotti dall’impianto sia dalla cancellazione di un’area verde che disperde calore. Nel documento si parla poi della contrarietà di cittadini, associazioni e operatori agricoli e delle ricadute del maxi agrivoltaico sulla zona agricola speciale a parco varata molti anni fa per salvare quella zona dalle escavazioni. Si legge chiaramente un riferimento alla disciplina di salvaguardia in vigore, con d (Servizio di Ferdinando Garavello)


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