18/10/2025 BASSANO DEL GRAPPA – Tanti cittadini invocano la Sovrintendenza per fare chiarezza sulla vicenda dell’antenna del tempio ossario, ma dalle carte emerge una realtà clamorosa: l’area è “vincolata” da quasi cent’anni || Bassano del Grappa è una cartolina, lo sappiamo. Le sue vedute sono celebri in tutto il mondo: dal ponte vecchio con il castello e il Grappa alle spalle fino al San Bassiano che benevolo sorveglia il suo gregge da piazza Libertà. Ora c’è una nuova attrazione in città, che va ad affiancare le due torri campanarie del tempio ossario. È l’antenna di piazza Paolo VI, sorta dove il regolamento approvato dal consiglio comunale prevede che possa sorgere un impianto di questo genere, alla faccia del tempio ossario, dei morti che custodisce e della cartolina di Bassano del Grappa. Ai cittadini l’antenna non piace, e non perdono occasione per ribadirlo. Ma c’è qualcuno che ha chiamato in causa la Sovrintendenza. Stimolati da questa richiesta siamo andati a dare un’occhiata alla documentazione della Sovrintendenza ed ecco cosa abbiamo trovato nell’archivio online. C’è una scheda piuttosto dettagliata che porta una data clamorosa. Quella del 10 febbraio 1927. Avete sentito bene, quasi cent’anni fa era già stata stilata una lista dei luoghi da preservare. La città si chiamava ancora Bassano Veneto, il nome che porta oggi sarebbe arrivato solo un anno dopo, ma le sue bellezze c’erano già e c’era già un piano per preservarle. Ma la vera sorpresa è questa: nel piano si parla chiaramente dell’area a ridosso di quella che oggi è piazza Paolo VI. La zona di riferimento è compresa a est da via Principe Amedeo, che oggi non esiste più perché è stata rinominata nel frattempo via Beata Giovanna, e ad ovest dalla chiesa del Caravaggio, che invece oggi c’è ancora. Se poi vogliamo aggiungere anche il Tempio Ossario, costruito dopo questo documento, la faccenda appare piuttosto interessante nel suo complesso. Forse è davvero il caso che qualcuno contatti la Sovrintendenza, come chiedono con insistenza i cittadini. Noi lo faremo di sicuro e vi racconteremo come andrà a finire. (Servizio di Ferdinando Garavello)
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