06/11/2025 BASSANO DEL GRAPPA – Promettevano soldi facili solo per guardare video sui social. Tre persone, un padovano, un laziale e una siciliana, sono state denunciate dai Carabinieri, dopo aver ingannato una 25enne di Bassano || La truffa questa girava sui social. L’illusione di facili guadagni ha tratto in inganno una 25enne bassanese, operaia, caduta nella rete ordita da tre complici. Le denunce di Carabinieri di Bassano riguardano un 45enne di Civitavecchia, una 35enne messinese e un cittadino romeno di 38 anni del padovano, ritenuti responsabili di truffa in concorso. Lo scorso settembre la vittima era stata attratta da un video visto su Tik-Tok, che sponsorizzava la possibilità di ottenere facili guadagni con la sola incombenza di visualizzare video sulla medesima piattaforma e mettere dei “like”. La giovane era stata così reindirizzata ad una chat di “Telegram”, associata ad un’utenza con prefisso telefonico del Regno Unito. L’attività proposta era semplice e accattivante: in cambio di denaro bastava aprire i link inviati di volta in volta, visualizzarne il contenuto multimediale, mettere il proprio “like”, fare lo screenshot della schermata e inviarla nella chat come prova della propria attività. Nei giorni successivi, a fronte di sei visualizzazioni eseguite, alla 25enne erano arrivati altrettanti bonifici, con importi comrpesi tra i 6 e i 138 euro. Il sistema pertanto si era mostrato apparentemente affidabile, tanto che la giovane si era fatta convincere a versare oltre 3500 euro per poter continuare questa particolare forma di collaborazione. Per rendere ancor più veritiera la situazione, le erano state fornite anche le credenziali di accesso per monitare l’andamento dei propri introiti.Alcuni giorni dopo la richiesta di un ulteriore bonifico di 6.000 euro e l’assenza di nuovi guadagni ha fatto insospettire la vittima, che ha fatto le opportune verifiche nella sua banca scoprendo la truffa. Dopo la denuncia ai Carabinieri le indagini hanno permesso di risalire, tramite le coordinate bancarie collegate alla piattaforma, agli organizzatori della truffa, che sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Vicenza. (Servizio di Mirco Cavallin)


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