10/11/2025 BASSANO DEL GRAPPA – Arriva al sindaco di Bassano, Nicola Finco, una proposta sul teatro Astra: 16 milioni e 25 anni per pagare il conto. || Mentre in tutta la Pedemontana fioriscono le rassegne teatrali a Bassano c’è chi è ancora alle prese con il futuro del teatro cittadino. È il sindaco, Nicola Finco, che si ritrova sulla scrivania offerte e progetti in grado di cambiare in pochi anni l’offerta teatrale e culturale bassanese. Della trattativa con don Andrea Guglielmi per la cessione della sala Da Ponte abbiamo già parlato, ma il piano è fermo con le quattro frecce nel più complesso pacchetto di vendite e dismissioni della parrocchia. È entrata nel vivo invece la trattativa per il teatro Astra, con una proposta nero su bianco o quasi messa sotto il naso del primo cittadino dai privati. Un pacchetto letteralmente chiavi in mano, con un teatro che il Comune acquisirebbe già bello e pronto, solamente con il motore da accendere per partire con una programmazione. Le prospettive sembrano essere molto interessanti e di sicuro vanno a intercettare la voce del cuore dei bassanesi, che più volte si sono espressi confermando amore incondizionato al vecchio teatro di viale dei Martiri. Però…c’è un però ed è quello del costo. Il pacchetto – come dicevamo – chiavi in mano si aggira attorno ai 16 milioni di euro con un punto di caduta a 25 anni. Ovvero il Comune si indebiterebbe fino al 2050 o giù di lì con una voce fissa nel bilancio in spesa corrente. Un mutuo, a conti fatti, che con i tempi che corrono un’Amministrazione magari vedrebbe più utile per scuole o altri interventi a lungo termine. Mentre Finco medita sulla proposta dei privati qualcuno lo sta già tirando per la giacca, suggerendogli che a parità di spesa il Comune di Bassano può costruire da zero un teatro delle dimensioni preferite e dalle caratteristiche tecniche più gradite nell’area del parcheggio Le Piazze, come previsto dal ventaglio di idee che giace nei cassetti municipali da qualche anno ormai. Insomma, come diceva quel tale: uno, nessuno, centomila…teatri. L’importante è scegliere. (Servizio di Ferdinando Garavello)

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