21/11/2025 BASSANO DEL GRAPPA – I veneti avevano chiesto che la sanità fosse messa al primo posto nella campagna elettorale. C’è chi l’ha fatto e chi no, ma i problemi restano || I telespettatori l’avevano detto, che la sanità avrebbe dovuto essere il tema portante della campagna elettorale. Lo avevano messo nero su bianco rispondendo a un sondaggio del gruppo Medianordest e dicendo chiaramente che per 8 su 10 di loro – 8 su 10 di voi – la sanità era l’argomento più importante. Ne abbiamo parlato e ne hanno parlato i candidati dei vari schieramenti, con due situazioni che sono emerse in modo trasversale rispetto alla politica veneta. Da una parte c’è l’annosa questione delle liste d’attesa, con una miriade di segnalazioni da tutto il Veneto su tempi lunghi e lunghissimi per poter avere un accertamento, una visita specialistica, un appuntamento in ospedale. I cittadini non ne possono più e le telefonate ai cup si risolvono spesso con un niente di fatto e con il consiglio di rivolgersi all’ufficio relazioni con il pubblico dell’azienda sanitaria di riferimento. Ma c’è sempre una scappatoia, quella del privato. Ovvero chi ha i soldi per pagarsi la visita privatamente trova posto subito o si rivolge alla clinica più comoda e chi non li ha aspetta. Oppure sceglie di non curarsi. L’altra drammatica situazione legata alla disorganizzazione della sanità è quella dei medici di base, con migliaia e migliaia di veneti che sono senza dottore. Tanto che le liste d’attesa sono scattate anche per avere un appuntamento con il medico di famiglia, che sempre più spesso si ritrova a fare da massimalista con tutte le conseguenze del caso per la gestione dei pazienti. Eppure non sono situazioni o criticità nuove, ma ruggini nell’ingranaggio che si trascinano da tempo e mettono la gente, i cittadini nella spiacevole condizione di dover scegliere se curarsi e in che modo curarsi. Un netto chiaroscuro rispetto alla qualità del servizio garantito, letteralmente con i salti mortali, dagli sessi medici di base, da chi lavora negli ospedali, dagli infermieri e dagli operatori. Insomma, una sanità fatta di luci e ombre per una popolazione sempre più anziana e sempre più (Servizio di Ferdinando Garavello)
Questo contenuto audiovisivo è di proprietà esclusiva di Medianordest. È vietato l’utilizzo, la distribuzione, la riproduzione, o qualsiasi altra forma di elaborazione o condivisione del materiale senza previa autorizzazione scritta da parte di Medianordest.videoid(fPct3HN3SR4)finevideoid-categoria(bassanotg)finecategoria