28/11/2025 SCHIO – La “passeggiata” di Forza Nuova riapre ancora una volta il tema della libertà democratica e dei rischi di scontro nelle nostre strade || L’alta tensione di Schio impone una riflessione. In democrazia il tema è se si può impedire una “passeggiata” o una manifestazione anche quando a promuoverla è un movimento di ispirazione neofascista come Forza Nuova? La risposta è chiara: no, perché la democrazia non sceglie chi può esprimersi in base alle idee, ma in base al rispetto della legge. E se un’iniziativa è regolarmente annunciata e non viola norme specifiche, vietarla significherebbe minare gli stessi valori di libertà e tolleranza che vogliamo difendere. Così come il centro sociale Arcadia deve rispettare le prescrizioni della questura. C’è poi un secondo tema: la sicurezza. Perché se non si può impedire una manifestazione solo per chi la promuove, dall’altro certe iniziative diventano detonatore di tensioni quando realtà politiche opposte rispondono con mobilitazioni parallele. E chi si trova in mezzo sono le forze dell’ordine che devono far rispettare la legge. Il punto è che la tolleranza non significa ingenuità. Significa invece pretendere che il dissenso resti nei confini della legge, che le istituzioni vigilino e che nessuno approfitti delle libertà per comprimere quelle degli altri. È un appello alla responsabilità di chi organizza e di chi protesta. Come sottolinea con fermezza la sindaca di Schio, Cristina Marigo. Perché la sicurezza di una città non si difende con le ronde né con le provocazioni, ma garantendo il rispetto delle regole e con una comunità che non si lascia trascinare nel gioco della paura. (Servizio di Ivano Tolettini)
Questo contenuto audiovisivo è di proprietà esclusiva di Medianordest. È vietato l’utilizzo, la distribuzione, la riproduzione, o qualsiasi altra forma di elaborazione o condivisione del materiale senza previa autorizzazione scritta da parte di Medianordest.