02/12/2025 CASSOLA – In sei davanti al giudice per i due incendi che devastarono le pizzerie “Da Cuti” a Cassola e “Villa Da Cuti” a Rosà nel 2024. || Sono in aula davanti al giudice per i due incendi che, tra gennaio e maggio 2024, devastarono le pizzerie “Da Cuti” di Cassola e “Villa Da Cuti” di Rosà. Secondo l’accusa si trattò di attentati dolosi compiuti per vendetta contro la famiglia Cutillo, che si è costituita parte civile. Alla sbarra sei imputati: con Paride Mariani, 63 anni, ritenuto il mandante, altre 5 persone. Per tutti l’accusa è incendio doloso tentato e consumato. Le indagini dei carabinieri avevano portato agli arresti nel luglio 2024. Secondo la ricostruzione, Mariani avrebbe incaricato gli altri di colpire i locali Cutillo per rancori legati a un precedente rapporto di lavoro. Il primo rogo, a Cassola, avvenne nella notte del 16 gennaio: ignoti presero a mazzate la vetrata dell’esercizio e appiccarono il fuoco, poi fuggirono dal terrazzo. Il secondo tentativo, quattro mesi dopo a Rosà, provocò danni gravissimi alla struttura “Villa Da Cuti”. Quasi tutti gli imputati, che negano le accuse, chiedono il rito abbreviato. La famiglia Cutillo, difesa dall’avvocato Luca Milano, chiede il risarcimento dei danni. La fase processuale proseguirà nelle prossime udienze. (Servizio di Redazione Medianordest)
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