03/12/2025 BASSANO DEL GRAPPA – Intervistati mille e seicento studenti sulla democrazia e sulla resistenza. Una ricerca scientifica in collaborazione tra Associazione 26 settembre e Università Salesiana di Venezia rivela come i giovani abbiano le idee chiare. || Venne chiamata operazione Piave, passò alla storia come Eccidio di Bassano. Il 26 settembre del 1946 il comando tedesco ordinò l’impiccagione di 31 persone, per eliminare le formazione partigiane del Monte Grappa. E ora l’associazione che ricorda quella strage ha commissionato un’indagine scientifica per capire se oggi i giovani, ma anche gli adulti, sanno cosa sia la resistenza, e cosa rappresenta per loro la democrazia. Intervistati 1600 studenti bassanesi tra i 14 e i 19 anni, sui 10mila totali, e mille adulti, anche dell’Altopiano. Un campione molto alto, scientificamente rappresentativo di tutta la popolazione. Per i giovani esistono punti fermi sulla democrazia, nella loro testa la conoscono bene, non sono distaccati da questo concetto. Giudicano fondamentale il ruolo delle famiglie e della scuola.150 domande, una mezz’ora per rispondere.L’associazione, che ricorda il professor Vittorio Andolfato, punta a rinverdire la memoria storica per evitare l’indifferenza.I dati della ricerca, che saranno presentati nel dettaglio venerdì sera, verranno poi consegnati agli insegnanti per collaborare e mettere in comunicazione tra loro giovani, insegnanti, famiglie. – Intervistati VALERIO BELOTTI (Coordinatore Scientifico della Ricerca), GILDA NICOLINI (Presidente Associazione 26 settembre 1944 Vittorio Andolfato) (Servizio di Federico Fusetti)
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