12/12/2025 ROSSANO VENETO – Si allarga l’inchiesta della Guardia di Finanza di Marghera sul gruppo di autostrasporti Dissegna. Per mesi il deposito di Rossano Veneto è stato tenuto sotto controllo || L’inchiesta sull’evasione delle accise si allarga. È una ricostruzione dettagliata quella che emerge dall’inchiesta della Guardia di Finanza, che per mesi ha tenuto sotto controllo il deposito di Rossano Veneto riconducibile al gruppo Dissegna. Per questi fatti è indagato Andrea Dissegna, 47 anni, che deve rispondere di autoriciclaggio, falso ideologico e sottrazione all’accertamento e al pagamento delle imposte dirette. L’attività delle Fiamme Gialle di Marghera è stata serrata, con appostamenti, video e controlli, che ha scoperto un meccanismo ben rodato. L’ipotesi è che dalle autocisterne cariche di gasolio, destinato a clienti e pompe di benzina, parte del carburante venisse prelevata e sostituita con olio industriale, proveniente da un’azienda di Camisano. Una manovra che avrebbe permesso di far risultare formalmente regolari le consegne, alterando però il contenuto delle autocisterne. Il gasolio sottratto, secondo la Finanza, veniva accumulato in grandi cubi – come mostrano le immagini dell’inchiesta che siamo in grado di far vedere -, e rivenduto attraverso un canale irregolare. Da qui il maxi-sequestro scattato a fine aprile: un’area di sosta, 4 mila litri di carburante, 27 mila euro in contanti, quattro orologi Rolex e soprattutto circa trenta mezzi pesanti, per un valore di 2 milioni di euro, a fronte di una presunta evasione di accisa di circa 50 mila euro. Sequestro annullato per un difetto di proporzionalità e adesso ci sarà un nuovo giudizio del Tribunale di Venezia. Un passaggio chiave, mentre l’inchiesta della Finanza continua a far emergere dettagli sul presunto sistema di frode nel delicato settore della distribuzione dei carburanti. (Servizio di Ivano Tolettini)
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