16/12/2025 ROSSANO VENETO – Nella maxinchiesta sulla presunta evasione delle accise sui carburanti, relativa alle società Ada srl e Dissegna Group di Rossano Veneto, i giudici di Venezia devono pronunciarsi di nuovo sul sequestro da 2 milioni || I giudici del Riesame di Venezia si devono pronunciare di nuovo sul maxisequestro ai danni delle società Ada srl e Dissegna Group di Rossano Veneto, aziende di trasporti, amministrate da Andrea Dissegna di 47 anni. L’inchiesta della Guardia di Finanza di Marghera riguarda solo queste due aziende e ipotizza l’autoriciclaggio, la falsità ideologica e il mancato versamento al Fisco delle accise. Secondo la Procura lagunare, dalle autocisterne cariche di gasolio destinato a clienti e distributori, venivano spesso sottratti mille litri a fronte dei 36 mila trasportati per volta dalle autobotti e sostituiti con olio vegetale – che costava molto meno – proveniente da un’azienda di Camisano Vicentino. Così le consegne del carburante alle pompe erano regolari, ma il contenuto era alterato. Il gasolio sottratto, secondo la Finanza, veniva accumulato in grandi cubi, documentati dalle immagini dell’inchiesta che mostriamo, per essere riutilizzato. Il sequestro scattato a fine aprile di un’area di sosta a Marghera, 4 mila litri di carburante, 27 mila euro in contanti, 4 orologi Rolex e una trentina di mezzi pesanti, per un valore di 2 milioni di euro, è stato annullato nei giorni scorsi dalla Cassazione. Il motivo? Perché i giudici affermano che è sproporzionato rispetto alla presunta evasione delle accise documentata negli atti depositati, stimata in 50 mila euro. Ma la Finanza replica che l’ammontare della presunta evasione è molto più ingente. Tanto che sono indagati anche autisti e padronicini a cui la Procura ha fatto pervenire il conto delle accise. Gli avvocati Roberto Dissegna e Loris Tosi contestano, per conto di Andrea Dissegna, la ricostruzione delle Fiamme Gialle. (Servizio di Ivano Tolettini)
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