16/12/2025 TORRI DI QUARTESOLO – A Torri di Quartesolo l’inchiesta per assicurare alla giustizia il killer di Diana Canevarolo è in una fase decisiva. La polizia continua a interrogare testimoni e familiari || L’inchiesta sulla morte di Diana Canevarolo, a Torri di Quartesolo, resta aperta, ma gli investigatori attendono una svolta. In queste ore la polizia sta ascoltando numerose persone per ricostruire le ultime ore della 49enne assassinata quasi due settimane fa. L’altro pomeriggio è stato risentito anche il marito, Vincenzo Arena. Come testimone. La famiglia Arena è tutelata dagli avvocati Cesare Dal Maso e Riccardo Todesco. Gli inquirenti gli hanno chiesto chiarimenti sulle dichiarazioni del fratello della vittima, che ha parlato di un clima familiare pesante. La coppia era separata di fatto: Diana viveva nella taverna del condominio di via Zara, un ambiente distinto dall’abitazione principale. La sera della morte, dopo cena, la donna era uscita di casa. Quella notte non ha mai dormito. Le ultime tracce conducono al cortile del condominio, vicino a una panchina bianca: è lì che, secondo gli investigatori, è avvenuto il delitto. Sul corpo di Diana un colpo alla testa, nella parte sinistra, e una ferita al collo. Elementi che rafforzano l’ipotesi che la vittima conosceva il killer. Domani sera a Vo’ Euganeo Diana sarà ricordata con una fiaccolata per chiedere verità e giustizia. (Servizio di Ivano Tolettini)


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