20/12/2025 ARZIGNANO – Il gruppo Mastrotto batte il colosso del credito tedesco Deutsche Bank e ottiene i danni perché erano stati revocati fidi per 9,5 milioni senza ragione causando un danno d’immagine all’azienda conciaria di Arzignano || È un verdetto clamoroso. Ma soprattutto un messaggio forte alle banche da parte dei giudici: quando si interrompe un contratto o si revocano affidamenti senza motivi giustificati, scaricando sull’azienda un rischio molto pesante, chi sbaglia paga dazio. La Corte di Cassazione dopo una battaglia durissima, respinge il ricorso di Deutsche Bank e conferma la condanna civile dell’istituto tedesco nei confronti del Gruppo Mastrotto di Arzignano, uno dei principali gruppi conciari a livello globale. Per l’azienda che fattura 300 milioni di euro e che è guidata dall’ad Chiara Mastrotto, è una sentenza che fa giustizia: la banca tedesca dovrà pagare i danni. Che sono ingenti. Per i giudici la banca che revoca senza preavviso motivato fidi per 9 milioni e mezzo, attua un comportamento sproporzionato, imprudente e contrario ai doveri di correttezza e buona fede. Una scelta estrema che avrebbe potuto innescare un vero e proprio “effetto domino” con altre banche che avrebbero potuto chiudere i rubinetti del credito. La Cassazione è netta anche su un altro aspetto: le notizie di stampa – nel caso specifico si parlava di accertamenti fiscali – non potevano in alcun modo giustificare una reazione così drastica di Deutsche Bank. Non una revoca immediata e massiccia dei fidi perché ha generato un rischio di discredito commerciale e un allarme nel sistema, costringendo il Gruppo Mastrotto, tutelato dall’avvocato Mauro Menegghini, a mobilitare risorse e personale per rassicurare clienti, anche esteri. Il verdetto contro Deutsche Bank fa scuola. (Servizio di Ivano Tolettini)
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