VENEZIA – Oggi prima riunione del consiglio regionale: a palazzo Ferro Fini confermato alla presidenza il vicentino Roberto Ciambetti. Vicepresidente Nicola Finco || Il consiglio regionale del Veneto riparte da Roberto Ciambetti: il vicentino, presidente uscente dell’assemblea regionale veneta, è stato confermato alla presidenza nel corso della prima seduta di questa nuova legislatura. Una seduta decisamente fuori ordinanza, dati i tempi delle elezioni regionali spostati in avanti di un quadrimestre dall’emergenza coronavirus, ma che ha confermato fin dal principio lo strapotere della Lega in aula: Ciambetti è stato eletto con 37 voti favorevoli e 14 schede bianche. Poi c’è una buona notizia per il bassanese e la Pedemontana: Nicola FInco, capogruppo uscente della Lega in consiglio, è stato nominato vicepresidente con 36 voti e rappresenterà quindi la maggioranza nell’ufficio di presidenza. La vicepresidenza di riferimento per la minoranza è andata invece a Francesca Zottis. Eletti anche i consiglieri segretari. Si tratta di Alessandra Sponda della Lega ed Erika Baldin del Movimento 5 Stelle. Per la prima volta nella storia del Consiglio regionale del Veneto tre donne entrano nell’Ufficio di Presidenza. Il Consiglio regionale verrà riconvocato nei prossimi giorni per la presentazione del programma del presidente Zaia con la composizione della nuova Giunta e l’eventuale surroga dei consiglieri nominati assessori che, come dispongono le nuove norme regionali, non possono essere contemporaneamente sedere in Giunta e nei banchi del Consiglio. Ma c’è anche una coda polemica nella prima seduta del nuovo consiglio, dato che il gruppo di Fratelli d’Italia ha diffuso una nota molto dura in seguito all’esclusione dei suoi rappresentanti in consiglio dai vari ruoli politici di palazzo Ferro FIni. Il partito ha ammesso di aver votato scheda bianca per l’elezione dell’ufficio di presidenza per dare un segnale. E qualcuno inizia a chiedersi se qualcosa di simile stia avvenendo anche nelle dinamiche per la composizione della giunta veneta. Ma questa è un’altra partita e chi vivrà vedrà. (A cura di: Ferdinando Garavello)
videoid(VCjbF6hygKY)finevideoid-categoria(bassanotg)finecategoria