10/05/2021 THIENE – Partite da subito le indagini, condotte dai carabinieri della stazione di Thiene || Si indaga a trecentossessanta gradi per riuscire a capire l’ esatta dinamica che ha portato alla tragedia che ha trasformato in dramma la giornata di due paracadutisti esperti. I carabinieri della stazione di Thiene, capitanata dal Luogotenente Cariche Speciali Fabio Piantoni stamattina ci hanno raccontato come, su indicazione del PM Barbara De Munari che sta portando avanti le indagini, abbiano proceduto al sequestro di tutta l’attrezzatura di lancio dei due giovani: imbragature, caschi, go-pro, la mini telecamera che Basile aveva installato davanti al casco. E sarà forse questa a dare una svolta, la risposta che tutti attendono, sul fatto che in fase di atterraggio, sui 20/30 metri di altezza, le due vele si sono attorcigliate fra loro, perdendo portanza e facendo precipitare i paracadutisti provetti, causando la morte di Emiliano Sergio Basile e il ferimento di Aaron Waller. Le fasi delicate sono infatti il lancio, l’ apertura del paracadute e l’atteraggio: in tutte e tre i momenti vige l’obbligo di distanziamento fra i paracadutisti per evitare anche il fenomeno del risucchio dell’aria qualora le vele fossero troppo vicine fra loro. Da valutare, ancora, le testimonianze degli altri compagni di lancio e di due testimoni che avrebbero assistito alla scena. I testimoni potevano essere più numerosi se solo l’episodio fosse avvenuto davanti agli occhi di chi stava pranzando all’esterno del ristorante del piccolo aeroporto. Invece, il luogo della tragedia è stato più a sud della torre di controllo. A breve, sarà disposta anche l’autopsia sul corpo di Massimiliano Basile, istruttore ritenuto capace e molto prudente (Servizio di Angelica Montagna)