19/05/2021 VENEZIA – I tamponi rapidi rappresentano un valido strumento per individuare un grosso numero di positivi. A parlare il virologo Fabrizio Pregliasco che promuove anche la macchina vaccinale messa in piedi dal Veneto. || “Il Veneto si pone come si è sempre posto durante questa emergenza, nel miglior modo possibile, pur in presenza di tanta sofferenza che c’è stata e continua ad esserci”.Docente universitario a Milano, virologo e divulgatore scientifico di chiara fama, presidente nazionale di ANPAS, Fabrizio Pregliasco ha un curriculum che lo rende una voce autorevole nel suo campo. Se la prima arma contro il Covid è il vaccino – dice – la seconda non può che essere il contenimento del contagio attraverso test a tappeto.“Più si fanno analisi, più si individuano positivi e meglio è: perché più si controllano e meno contagiano – osserva Pregliasco – Credo nel valore del tampone rapido come una specie dei rete, seppure a maglie larghe, per acquisire e aumentare la possibilità d’individuazione dei positivi.”Il combinato tra test a tappeto per la prevenzione di focolai con l’accelerazione della campagna vaccinale sta già portando a risultati tangibili.“Stiamo già vedendo nelle Rsa e tra gli operatori sanitari un calo consistente di casi – conclude Pregliasco – e vedremo via via che la crescita della percentuale di soggetti protetti, soprattutto anziani, porterà ad una riduzione molto più che proporzionale dei casi più gravi”. – Intervistati FABRIZIO PREGLIASCO (VIROLOGO UNIVERSITA’ DI MILANO) (Servizio di Filippo Fois)