VICENZA – Il destino di Palazzo Thiene. Anche oggi torniamo su questa battaglia che Rete Veneta sta portando avanti da anni con i cittadini di Vicenza. || Salviamo Palazzo Thiene: anche oggi, come abbiamo fatto per primi, sin dall’8 luglio 2017, noi di Rete Veneta rilanciamo la nostra battaglia al fianco dei cittadini: quella per salvaguardare l’antica sede di BpVi, un palazzo “Patrimonio dell’Unesco” con le preziosissime opere d’arte al suo interno”. E torniamo a rivolgerci alle associazioni culturali e alle forze politiche, ricordando a tutti quel che avevamo ottenuto dal Governo: un impegno formale a fare di Palazzo Thiene un museo statale aperto al pubblico. Eppure dopo che a settembre alcuni dipinti ottocenteschi dell’antica sede di BpVi sarebbero adanti all’asta a Firenze, oggi sarebbero stati battuti all’asta (il condizionale è d’obbligo data la riservatezza con cui tutto avviene), stampe e oggetti di Palazzo Thiene. Alcuni tappeti sarebbero andati venduti a prezzi molto contenuti, addirittura a poche decine di euro. Più eclatante il lampadario di Murano ottocentesco, quello che avrebbe illuminato il salone palladiano di Palazzo Thiene, un pezzo unico dell’arte vetraria veneziana, aggiudicato per poco più di 25mila euro comprese tasse e diritti. Ora, quello che più di tutto fa rumore, è il silenzio delle istituzioni, a tutti i livelli. Oggi, in piena pandemia Covid, sono i lockdown, le limitazioni, le chiusure imposte a svuotare il Centro Storico di Vicenza. Ma quando tutto questo finirà da qualche parte dovremo ricominciare. Un museo come Palazzo Thiene sarebbe un ottimo punto di partenza, un volano per il turismo, per la cultura e per il commercio della città del Palladio. Ma se Vicenza si farà sottrarre l’antica Sede di BpVi allora, il centro rischia di restare un luogo desolato, pieno di silenzio, come quello che circonda la vicenda di Palazzo Thiene. (Servizio di Carlo Alberto Inghilleri)