VENEZIA – L’attuale curva dei contagi dovrebbe toccare il suo massimo a metà novembre. Lo ha detto il presidente Zaia nel corso del punto stampa odierno. E ribadisce la sua contrarietà al lockdown e a chiusure per le attività produttive. || Il confronto tra Governo e Regioni sul nuovo Dpcm ed eventuali nuove restrizioni non ha ancora portato a decisioni, che però non dovrebbero tardare ad arrivare. Sulle ipotesi più radicali ventilate in queste ore il presidente Zaia è stato categorico: «non ci sono i presupposti per un lockdown; da parte nostra siamo pronti ad eventuali restrizioni, ma sicuramente non per le attività produttive».Il Veneto propone misure più mirate, e ribadisce quali sono le competenze regionali e quelle nazionali, come ad esempio sulla scuola: ulteriori limitazioni alla didattica in classe, dovrebbero essere compensate da aiuti alle famiglie, come i congedi parentali al 100% o aiuti per chi deve badare ai bambini a casa.Zaia si dice poi contrario ad eventuali divieti per le persone più anziane, ipotizzando che si possano riservare loro alcuni orari per l’accesso ai negozi. – Intervistati LUCA ZAIA (PRESIDENTE REGIONE VENETO) (Servizio di Mirco Cavallin)


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