18/01/2022 VENEZIA – Incubo ‘Ndrangheta. Quattro arresti in Veneto per estorsione e usura: due nel vicentino. || L’appello del procuratore della Repubblica di Venezia Bruno Cherchi segue i quattro arresti – tre in carcere e uno ai domiciliari – con l’accusa di estorsione e usura in concorso con metodo mafioso, che chiamano ancora una volta in causal’organizzazione ‘ndranghetista “Grande Aracri”, e il cosiddetto gruppo Bolognino. Un indagine che a Venezia aveva già portato a 116 anni complessivi di condanna per più di trenta indagati processati con rito abbreviato, e a Padova a 77 anni di carcere per il gruppo di testa dell’organizzazione composto da sette persone.Nell’operazione di Carabinieri e Finanza anche diverse perquisizioni nelle province di Padova, Venezia Treviso e Vicenza. Le vittime sono imprenditori cui sarebbero stati applicati tassi di interesse anche superiori al 200% all’anno. Gli arrestati sono Antonio Genesio Mangone, calabrese residente in Emilia Romagna, ex braccio destro dei pluricondannatiMichele e Sergio Bolognino, già incarcere a scontare 16 anni e 6 mesi per una lunga serie di estorsioni con metodo mafioso tra Padova, Vicenza e Venezia. Giulio Cuman 69enne di Schiavon in provincia di Vicenza e il figlio Bernardino rinchiusi nei carceri di Tolmezzo e Vogherae Shaila Ilir: un imprenditore di origini kosovare residente a Trevignano in provincia di Treviso. – Intervistati BRUNO CHERCHI (Procuratore della Repubblica Venezia) (Servizio di Filippo Fois)


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