VENEZIA – E’ attesa per le prossime ore la firma del Premier Giuseppe Conte sul nuovo Dpcm, con probabili nuove restrizioni localizzate. In attesa del testo, in Veneto tiene banco la polemica tra una parte dei medici di base e la Regione sui tamponi, prestazione che sarà retribuita e obbligatoria. || E’ attesa per le prossime ore la firma del Premier Giuseppe Conte sul nuovo Dpcm, con probabili nuove restrizioni localizzate. In attesa del testo, in Veneto tiene banco la polemica tra una parte dei medici di base e la Regione sui tamponi, prestazione che sarà retribuita e obbligatoria.Con i numeri dei contagi che aumentano in tutta la Regione, anche per l’alto numero di tamponi effettuati, il presidente Zaia rivolge il suo grazie a tutto il sistema regionale della sanità, specialmente a chi lavora nei reparti degli ospedali.In seguito all’accordo nazionale coi medici di base e all’ordinanza regionale, Zaia annuncia poi l’imminente consegna del materiale per fare i tamponi, 64 tamponi che si sommano a quelli già disponibili.Camice, calzari, visiera, maschera saranno a brevissimo a disposizione di tutti i medici di base, che riceveranno un pagamento extra per ciascun tampone; una parte di loro è però ancora riluttante, nonostante l’obbligo contrattuale e Zaia li invita a rispettare gli accordi firmati, mettendo da parte le polemiche.In attesa del testo del nuovo Dpcm, vale ancora l’appello ad usare la mascherina, anche in ambito familiare, perché è proprio nel contesto domestico che avviene la maggior parte dei contagi – Intervistati LUCA ZAIA (PRESIDENTE REGIONE VENETO) (Servizio di Mirco Cavallin)