27/01/2022 BASSANO DEL GRAPPA – Arrivano anche dalle categorie più fragili e bisognose di attenzioni, come gli anziani, le segnalazioni relative all’Ulss 7. || Arrivano in redazione, come un fiume in piena, le segnalazioni dei cittadini sull’Ulss 7 e su episodi vissuti come esempi di disorganizzazione.Il signor Fabio, che vive nel bassanese, dopo aver subito un intervento per un tumore alla prostata, ogni anno fa due visite di controllo. Visite eseguite sempre al San Bassiano, a due passi da casa. Fin qui nulla di strano. Ma in questi giorni ci racconta delle numerose telefonate per fissare la consueta visita urologica di controllo.E così, dopo aver riprovato più volte, su consiglio dell’operatore, una visita a Santorso per maggio è il meglio che ha potuto ottenere.Altro punto critico è quello che riguarda le visite oculistiche di controllo. Anche su questo il nostro telespettatore non capisce la risposta che gli è stata data.Tutto diventa più grave quando parliamo di sofferenza, di persone malate, che quindi meritano massima attenzione e rispetto, di anziani, giovani, categorie più fragili, insomma. Per loro la priorità dei vertici dell’Ulss deve essere proteggerle, assisterle, facilitare il loro rapporto con la sanità.Nulla contro il personale del call center, sottolinea il nostro telespettatore Fabio, personale che evidentemente risponde alle direttive dell’Ulss 7 e del suo Direttore Generale Carlo Bramezza.Tempo, disagi, soprattutto chilometri che a Fabio, e a tutti gli altri cittadini come lui, vista la loro situazione debole. – Intervistati al telefono (FABIO) (Servizio di Redazione Medianordest)


videoid(_I8RATedJtY)finevideoid-categoria(bassanotg)finecategoria