11/02/2022 CHIAMPO – Ha scatenato polemiche nel Vicentino l’affissione di un cartello, apposto da una ditta di conceria di Chiampo, con il quale si cerca “personale di madre lingua italiana”. Sul fatto è intervenuto anche il Sindaco || Cercano “personale di madre lingua italiana”, tanto basta per scatenare la polemica e l’alzata di scudi del sindacato che chiede la rimozione di tale annuncio reputato offensivo. Sul cartello della discordia ha replicato il titolare della ditta conciaria di Chiampo che lo ha affisso – sottolineando che “l’iniziativa non aveva un intenti razzisti – e, aggiungendo che il 60% dei suoi dipendenti è straniero”. Da 44 anni nel settore, l’azienda, in espansione, “cerca due o tre persone – ha spiegato – che sappiano parlare e leggere in italiano perfetto. con la produzione di tanti articoli specialistici per tutta Europa c’è bisogno di persone che capiscano al 100% quello che c’è da fare. Le ricette e istruzioni dei macchinari richiedono la conoscenza dell’italiano, perché sono italiane”. Sul fatto ha preso posizione anche il primo Cittadino, Matteo macilotti, che ha stemperato qualsiasi polemica sottolineando l’importanza della manodopera straniera nell’indotto conciario della Val di Chiampo – Intervistati MATTEO MACILOTTI (Sindaco di Chiampo) (Servizio di Luisa Bertini)


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