15/02/2022 ROSA’ – Importanti novità nell’inchiesta sulla morte di Michele Merlo: nel mirino dei Nas due medici, uno del bassanese e l’altro emiliano || Un medico di Rosà e un altro con sede in Emilia Romagna sono finiti nel mirino dei Nas per le indagini sulla morte di Michele Merlo, il cantante rosatese morto nel giugno scorso per un’ischemia cerebrale causata da una leucemia fulminante: è quanto emergerebbe dall’inchiesta dalla Procura berica a pochi giorni dall’incidente probatorio, fissato per il 2 di marzo per consentire anche ai consulenti della difesa di ridiscutere le conclusioni della perizia disposta inizialmente dalla Procura di Bologna. Secondo quanto riportato dalla stampa locale i Nas avrebbero sottolineato “evidenti responsabilità” a carico di un medico emiliano che visitò Merlo il 2 giugno. I risultati cui sarebbero giunti gli inquirenti metterebbero il relazione una presunta superficialità nella lettura dei sintomi da parte dei medici con l’esito stesso delle cure. Tuttavia pare che nessuna terapia somministrata all’inizio di giugno avrebbe potuto evitare il decesso del giovane. Questo dettaglio ha portato all’uscita di scena dalle indagini per il medico emiliano. Pare infine che Azienda Zero abbia escluso comportamenti negligenti da parte del medico di base che ha visitato Merlo il 26 maggio per una vasta ecchimosi alla coscia invitandolo a un successivo controllo per il 31 maggio, al quale il giovane non si è presentato. (Servizio di Ferdinando Garavello)


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