24/02/2022 BASSANO DEL GRAPPA – L’Ulss7 è nella bufera. E, nonostante medici, infermieri e operatori stiano facendo i salti mortali per garantire la qualità del servizio, le tensioni si fanno sentire: c’è il rischio di una fuga di professionisti verso altri lidi, decisamente più tranquilli. || Un’azienda, quella Pedemontana, nata per rispondere alle esigenze di un territorio unico nel panorama del Veneto. Un’azienda voluta da questo territorio, che ha dimostrato di saper riunire le forze per convergere su di un obiettivo. E ora? Ora la sanità dell’ULss7 è dilaniata da tensioni, decisioni strategiche che creano risposte complesse, scelte spesso contestate da personale, cittadini, politica. Serve tranquillità, ma serve anche investire sulle eccellenze che la sanità della Pedemontana ha saputo attrarre in questi anni. Nonostante tutto i medici, gli infermieri e gli operatori tutti stanno garantendo uno standard molto alto nella qualità del loro lavoro e del servizio reso alla comunità. Una situazione, quindi, che non fa bene alla sanità della Pedemontana. E che potrebbe portare, come già è avvenuto in alcuni casi, a una vera e propria fuga di primari, medici e operatori verso altri lidi più tranquilli. Un’emorragia che rappresenterebbe un impoverimento molto pericoloso per l’offerta sanitaria locale. – Intervistati NICOLA FINCO (Vicepresidente Consiglio Veneto) (Servizio di Ferdinando Garavello)


videoid(dDpKhwiVKqI)finevideoid-categoria(bassanotg)finecategoria