03/03/2022 BASSANO DEL GRAPPA – La città torna a chiedere a gran voce che la Mazzini sia sistemata e diventi nuovamente una scuola || L’Amministrazione di Elena Pavan continua a dare risposte inadeguate alla città sul futuro della scuola Mazzini: a nulla sono servite manifestazioni, richieste di informazioni, consigli e istanze da parte dei bassanesi. E così Bassano torna a bussare alle porte del Municipio per chiedere, ancora una volta, che la Mazzini torni alla vita secondo la propria vocazione. Ovvero una scuola nel cuore della città, per la città. Sabato pomeriggio si terrà davanti all’istituto, chiuso ormai da troppo tempo, un’iniziativa che riunirà in modo trasversale cittadini, insegnanti, famiglie e rappresentanti del mondo politico bassanese. Le bandiere di partito rimarranno nei cassetti, assieme ai simboli politici. Questa è un’azione trasversale, che riunisce sotto un unico simbolo – quello della scuola e del futuro dei giovani bassanesi – una volontà chiara da parte della città: riavere la Mazzini come scuola e non, come paventato più volte dall’Amministrazione Pavan, come polo di formazione o come parte di un hub culturale che potrebbe portare una collezione di silenziosi animali impagliati dove dovrebbero risuonare invece le voci di chi insegna e di chi impara. Molti hanno già dato la propria adesione, ora è arrivata anche quella del presidente del consiglio di istituto dell’istituto comprensivo 1 di Bassano, Paolo Retinò, il quale ricorda come il flash mob che si terrà sabato alle 15:30 è solo il punto di partenza di un percorso più lungo per parlare di scuola e istruzione in città. E chissà che stavolta chi – e per più volte in passato – ha preso decisioni senza ascoltare la voce dei bassanesi possa impiegare qualche minuto del proprio tempo per confrontarsi con la città. (Servizio di Ferdinando Garavello)
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