11/03/2022 VICENZA – In calo le donazioni di sangue. La presidente di Fidas Vicenza lancia un appello a tutti i donatori. || Donare. Che significa: “dare agli altri liberamente e senza compenso”. Bello. Raro. Prezioso. Uno slancio spontaneo, che trasforma le prospettive, ribaltandole: e cosa c’è di più esclusivo e personale del sangue?Donare il sangue significa donare molto se stessi, un po’ donare la vita, sicuramente donare una speranza: è il potere di restituire un futuro a chi, altrimenti, rimarrebbe solo il passato. Una solidareità fondamentale per gli ospedali, per i malati, per gli interventi chirurgici. Una solidarietà che, nel vicentino, non si è fermata nemmeno durante la stagione della pandemia.Problemi nei centri trasfusionali nell’Ulss 7 Pedemontana, dovuti alla carenza di medici trasfusionisti che, nel 2021, ha portato a una riduzione degli ambulatori per la donazione dele sangue, con immancabili rallentamenti.Noi di Rete Veneta ce n’eravamo occupati, e da allora per fortuna le cose sono migliorate grazie all’apertura dei bandi di concorso, con entrate di nuovi medici. Purtroppo, ancora non esiste una facoltà di medicina con specializzazione per trasfusionisti. Figure professionali preziose per far funzionare i centri.Insomma, la donazione del sangue non funziona senza medici trasfusionisti. Nell’ultimo periodo, poi, l’esplosione dei contagi da Covid, le quarantene e l’isolamento dei contatti ha frenato i donatori.Due mesi storti, quelli del 2022, da raddrizzare. Per restituire luce ad un mondo incupito dalle crisi economiche, politiche e sanitarie bisogna riaprire le porte, tornare a uscire, a vivere, a guardare al futuro. Dobbiamo riprenderci il tempo perduto. Come diceva D’Annunzio “Io ho quel che ho donato”. – Intervistati CHIARA PERON (Presidente Fidas Vicenza) (Servizio di Carlo Alberto Inghilleri)


videoid(v5l4DPaAgKI)finevideoid-categoria(vicenzatg)finecategoria