VICENZA – Tamponi e medici di base. Da oggi l’ Ulss 8 Berica sta inviando a tutti gli oltre 300 medici di medicina generale tutti i presidi sanitari necessari || Operazione medici di base e tamponi. In queste ore l’Ulss 8 Berica ha provveduto ad inviare negli ambulatori tutti i presidi sanitari necessari all’effettuazione dei tamponi Covid. Se poi gli ambulatori non fossero adeguati, diversi comuni, da Arzignano che ha messo a disposizione la palestra di una scuola a Brendola o la stessa Vicenza dove si sta individuando l’ambiente adatto, stanno predisponendo appunto locali idonei. Insomma non ci sono più scuse né remore tanto più con l ‘accordo strappato a livello nazionale e regionale che prevede 18 euro forfettari a tampone se fatto in ambulatorio e 12 se eseguito in un altro luogo. Il medico di base è chiamato in questa situazione di pandemia a dare un suo ulteriore contributo facendo i tamponi, cosa questa, che molti medici di medicina generale, ricordiamo, già hanno cominciato a fare a titolo gratuito rispondendo a quel giuramento fatto, quando si scegli la professione di medico, di curare sempre e comunque il paziente. Una vera e propria azione di sanità pubblica la definisce il direttore sanitario dell’Ulss 8 Berica volta a fronteggiare quest’emergenza. Sanità pubblica appunto e per questo il nostro gruppo televisivo Medianordest si chiede e chiede a quei medici di base, che hanno atteso il contributo, se non sarebbe stato più opportuno seguire i colleghi che invece hanno scelto di farlo volontariamente. Tamponi che a Vicenza vede in campo anche lo stesso esercito che a malattia infettive ha individuato un’area ad hoc. – Intervistati SALVATORE BARRA (Direttore sanitario Ulss 8 Berica) (Servizio di Gabriella Basso)