VICENZA – Galoppa il virus del Covid mentre i pronto soccorsi sono presi d’assalto. L’invito ai veneti del Presidente della Regione Veneto Zaia ad evitare gli ospedali che da martedì entreranno nella fase 4. || Pronto soccorso preso d’assalto. I dati mostrano, ha spiegato il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia all’appuntamento quotidiano sull’andamento del Covid nella nostra regione, come da ottobre con l’inizio della seconda fase dell’epidemia gli accessi ai pronto soccorsi siano aumentati in maniera esponenziale. Il sistema ospedaliero regionale sta tenendo, ma il raddoppio del numero di accessi al Pronto Soccorso che si registra oggi rispetto a quello della prima ondata Covid, inizia a rappresentare un problema. Da qui una raccomandazione a tutti di non recarsi se non strettamente necessario in ospedale e tanto meno in pronto soccorso ma chiamare il proprio medico di base. La media degli accessi nei Pronto Soccorso del Veneto era di circa 4.500 al giorno, scesa poi a circa 1.200 durante il lock-down: da ottobre questi numeri sono più che raddoppiati. Intanto da martedì si entra in fase 4 il che significa, per gli ospedali, la riduzione di quella che l’operatività normale. Crescono in Veneto i positivi ma si deve tener conto che si fanno molti più tamponi rispetto alla primavera scorsa. Se a marzo si fosse fatto lo stesso di numero di tamponi di oggi, circa 30mila ogni 24 ore si sarebbe trovato il doppio di positivi. Al momento comunque non vi nessuna intenzione d’introdurre nuove restrizioni, ma quella del Coronavirus è una battaglia che si vince col contributo di tutti. – Intervistati LUCA ZAIA (Presidente Regione Veneto) (Servizio di Gabriella Basso)


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