BASSANO DEL GRAPPA – Nelle prossime settimane saranno potenziate le Unità speciali di continuità assistenziale, formate da medici che assistono a casa i positivi al Covid con sintomi. Spesso la loro è l’unica presenza possibile a causa dell’isolamento. || Evitare la saturazione degli ospedali coi malati Covid è l’obiettivo primario di tutto il sistema sanitario nazionale. Anche nel bassanese la situazione è peggiorata col mese di ottobre e l’aumento continuo dei casi positivi non aiuta nemmeno i medici.Per i pazienti positivi e sintomatici già nella prima ondata della pandemia erano state attivate le Usca, Unità speciali di continuità assistenziale, formate anche da giovani medici che vanno direttamente nelle case dei malati. Spesso la loro è l’unica presenza possibile.Sono più fortunati i malati, e non sempre sono anziani, che hanno almeno una rete familiare di supporto, che riesce a compensare l’isolamento e soprattutto la solitudine. – Intervistati Cristina Velludo (Dir. Cure Primarie Distretto 1 Ulss 7), LORENZA BIANCHI (MEDICO “U.S.C.A.”) (Servizio di Mirco Cavallin)