20/04/2022 BASSANO DEL GRAPPA – Aria di censura al San Bassiano: un giornalista non può fare il suo lavoro in ospedale, tra filtri, cartelli e telefonate || “Quando arriva la stampa o la televisione ai varchi mandarli in portineria”. Questa frase campeggia ben stampata nero su bianco ai varchi dell’ospedale di Bassano del Grappa, dove gli operatori che effettuano le operazioni preliminari per l’ingresso nella struttura sanitaria hanno l’ordine di spedire immediatamente i giornalisti alla portineria. Mah, potrebbe dire qualcuno, magari si tratta di un sistema per agevolare la stampa nello svolgimento delle proprie funzioni. Ce lo siamo chiesto anche noi, e ci siamo presentati al varco del San Bassiano: ecco qui la presentazione ufficiale. Avete sentito? Un giornalista che deve vedere una persona. Non si parla di medici o primari da intervistare, non si parla di segnalazioni da raccogliere. Solo di una persona da vedere per lavoro. A questo punto, però, scatta il nuovo protocollo al quale tutti si attengono scrupolosamente. Pure noi, e ci avviamo alla portineria. E qui scatta il filtro: dalla portineria parte una telefonata in direzione, con la segnalazione della presenza di un giornalista in ospedale. Tempo due minuti e dalla direzione arriva una telefonata dallo staff del dg Carlo Bramezza. Una volta chiarito che si tratta di una visita di lavoro chiedono con chi si voglia parlare. Ma non lo sapranno, c’è il segreto professionale. Anche perché magari l’argomento da trattare esula completamente dai temi sanitari. Potremmo dover parlare con un medico, o un operatore, o un paziente, o il parente di un paziente che non può muoversi dall’ospedale. O potremmo aver fissato un appuntamento con qualcuno che ha qualcosa da dirci nel bar del San Bassiano. In ogni caso senza nome non si passa. Ringraziamo, salutiamo e ce ne andiamo portandoci appresso una spiacevole sensazione. E una domanda: perché nell’ospedale di Bassano del Grappa – lo stesso nel quale la direzione ha impedito a una troupe di Rete Veneta di partecipare a una conferenza stampa dell’Ulss7 – un giornalista non può svolgere il proprio lavoro senza dove (Servizio di Ferdinando Garavello)


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