21/04/2022 VICENZA – Crisi energetica: i comuni devono correre ai ripari. Abbiamo sentito i Sindaci del Vicentino per capire che soluzioni hanno deciso di adottare. || La tempesta perfetta. Crisi energetica, recessione, inflazione, aumento delle materie prime. E poi la guerra: una crisi totale, il modello economico globale si inceppa e così, superata la pandemia, ci affacciamo su una crisi finanziaria senza precedenti. Le soluzioni sono complicate, la politica deve dare risposte urgenti, non servono cure palliative, ci vogliono interventi efficaci, lungimiranti, perchè i conti salati del caro bollette travolgono le attività produttive, i negozi, i locali, le famiglie. Naturalmente nemmeno i comuni vengono risparmiati e i sindaci sono in prima linea anche nel dover dare le risposte più concrete e immediate: nel vicentino Caldogno resiste, senza tagliare l’illuminazione pubblica. Tocca ai sindaci essere lungimiranti. Anche a Creazzo si punta sull’illuminazione a led, così come a Torri di Quartesolo, dove però viene messo in preventivo lo spegnimento dei lampioni in alcune zone:Ma in questa tempesta perfetta, che tanto somiglia alle piaghe d’Egitto, non è mancata la siccità, per cui a Cornedo Vicentino il sindaco ha appena firmato un’ordinanza per l’uso razionale dell’acqua.A Quinto Vicentino invece si punta sulla riduzione del riscaldamento.Si taglia, si riduce, si risparmia dove si può. Ma servono soluzioni su larga scala: non ci sono comfort-zone da preservare, a inseguire le illusioni c’è il pericolo di venir travolti dalle onde impetuose del futuro. – Intervistati NICOLA FERRONATO (Sindaco di Caldogno), CARMELA MARESCA (Sindaco di Creazzo), DIEGO MARCHIORO (Sindaco di Torri di Quartesolo), FRANCESCO LANARO (Sindaco di Cornedo Vicentino), RENZO SEGATO (Sindaco di Quinto Vicentino) (Servizio di Carlo Alberto Inghilleri)


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