25/04/2022 ROMANO D’EZZELINO – Oggi 25 aprile si celebra la liberazione. 77 anni fa finì la seconda guerra mondiale. Abbiamo incontrato nella sua abitazione a Romano d’Ezzelino, Giovanni Davide Bontorin, staffetta partigiana che ci racconta cosa ha significato per lui || Giovanni Davide Bontorin, bersagliere e staffetta partigiana, classe 1925. Nato, cresciuto e vissuto a Romano d’Ezzelino, Il 4 luglio compirà 97 anni. E quel 25 aprile 1945, data che segnò la fine della guerra e la liberazione dell’Italia dall’incubo nazifascista e dall’occupazioe dei tedeschi, lui c’era. Ricorda con estrema lucidità quei momenti. A cominciare dalla vigilia della liberazione, il 24 aprile di 77 anni faGiovanni Bontorin scampò al rastrellamento del Grappa, che a Basssano porta il segno drammatico lungo il viale intitolato ai Martiri dell’eccidio. Divenne disertore, perchè si rifiutò di combattere per un esercito che non riconosceva suo, sin da subito contrario alle ideologie nazifasciste che imperavano in quegli anni appoggiò la lotta dei partigiani.Giovanni Davide Bontorin ogni anno porta nelle scuole la sua esperienza, raccontando ai giovani storie di vita vissuta, pagine di guerra che hanno toccato da vicino anche il nostro territorio. E a loro lancia un messaggio. Un messaggio di pace e libertà. – Intervistati GIOVANNI DAVIDE BONTORIN (Servizio di Vanessa Banzato)


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