13/05/2022 VICENZA – Covid, la pandemia non è finita, ma sta entrando in una nuova fase storica. Oggi a Vicenza l’Ulss 8 e l’Ulss 7 hanno ripercorso due anni di guerra in prima linea contro il virus. || C’era una volta il Covid. E c’è ancora. Storia di una pandemia che ha sospeso il tempo, che ha fermato il mondo, che ha fatto collare le nostre certezze, le sicurezze acquisite. Tutto è stato rimesso in discussione. Oggi al Palazzo delle Opere Sociali, a Vicenza, le aziende sanitarie vicentine, l’Ulss 8 e l’Ulss 7, hanno rivissuto, riepilogato, due anni d’inferno ma anche di sfide; di problemi ma anche di soluzioni. La memoria torna al lockdown, all’hashtag “iorestoacasa”, per lasciare il virus fuori dalla porta. Un cambiamento radicale della libertà delle persone che ha sollevato dubbi, domande a cui anche noi di Rete Veneta, con le nostre dirette quotidiane abbiamo cercato di dare risposta, portando la voce dei cittadini alle autorità competenti.In questi due anni L’Ulss 8 e l’Ulss 7 hanno seguito strategie diverse.Oggi in Veneto la campagna di vaccinazione ha portato a 3.974.099 vaccinati col ciclo completo, vale a dire l’81,9% della popolazione. Più di 5mila gli operatori sanitari coinvolti, 60 gli hub. Adesso l’epidemia sta cambiando, ma il presidio sanitario deve restare di alto livello. – Intervistati MARIA GIUSEPPINA BONAVINA (Direttore Generale Ulss 8), ANDREA GREGORI (Nursind – Segretario Provinciale di Vicenza) (Servizio di Carlo Alberto Inghilleri)


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