27/05/2022 ASIAGO – Dopo due anni di stop imposti dal covid torna sabato la grande rogazione di Asiago || Un fiume di donne e uomini, bambini, giovani, adulti e anziani tutti assieme per calcare i prati odorosi di Asiago per un rito che da secoli si ripete per rinsaldare il rapporto fra le genti dell’Altopiano e la divinità: torna sabato 28 maggio la Grande Rogazione, interrotta solo dal covid, che quest’anno avrà un significato ancora più importante per il territorio. Migliaia di persone percorreranno un anello attorno ad Asiago camminando per oltre 30 chilometri, dando vita a un cammino di fede e a una tradizione nata per chiedere – dal latino “rogatio” – buon tempo e buoni raccolti nell’imminente bella stagione. Dal 700, poi, il rito è diventato anche un ringraziamento per una scampata pestilenza. Oggi resta un punto di riferimento culturale, religioso e di tradizione per l’Altopiano, grazie anche a una peculiarità che coinvolge i giovani: il 25 aprile, infatti, è costume che i ragazzi donino alle morose un fischietto di terracotta – che in veneto si chiama cuco – mentre per la grande rogazione le giovani regalano ai morosi le caratteristiche uova sode dipinte a mano. E così la storia si perpetua, nel grande rito che parla con la divinità e con i piccoli gesti che parlano agli uomini, in una ruota senza fine che solca l’Altopiano più bello. (Servizio di Ferdinando Garavello)


videoid(36UBuLKO7to)finevideoid-categoria(bassanotg)finecategoria