31/05/2022 POSSAGNO – Nel bicentenario della morte del Canova un’altra opera dell’artista emerge dalle nebbie del passato: è la “Maddalena penitente”, proprietà di un privato attribuita ufficialmente al grande sculture e pittore veneto || Dopo la statua della Maddalena giacente, ritrovata in Inghilterra dopo che per decenni era stata esposta alle intemperie come arredo da giardino, spunta un’altra opera del Canova: saranno i duecento anni dalla scomparsa del grande artista veneto, sarà l’attenzione mediatica mondiale, fatto sta che a ogni piè sospinto emerge un’opera perduta. È il caso della Maddalena Penitente, un dipinto a olio su tela che di recente è stato sottoposto agli esperti della Gypsoteca di Possagno per verificarne la paternità. Dopo una pulizia degli strati superficiali, ormai compromessi da restauri e dal lavoro del tempo, sono emerse molte affinità e analogie con altri lavori del Canova. La valutazione di Moria Mascotto, direttrice del Museo, è stata condivisa anche dal presidente della fondazione Canova, Vittorio Sgarbi e dall’esperto Stefano Grandesso. I tecnici canoviani inoltre hanno condotto approfondite ricerche e dai documenti si può evincere l’esistenza di un dipinto del Canova rappresentante la Maddalena, di cui parlano anche i biografi dell’artista. Studi esterni ed evidenze scientifiche confermano l’attribuzione al grande scultore e pittore e ora tutti potranno vederlo: il quadro sarà infatti esposto alla gypsoteca di Possagno dal 23 giugno. (Servizio di Ferdinando Garavello)
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