09/06/2022 VICENZA – Il pluriomicidio di Vicenza: il giorno dopo gli investigatori stanno lavorando per ricostruire i movimenti del killer, che dopo aver ucciso due donne si è tolto la vita sulla tangenziale. || Ieri, una giornata macchiata di sangue; oggi a Vicenza il Sole sorge su un giorno di cieli bianchi, rigato di lacrime, di incredulità: il Killer è morto, ma ha trascinato nel suo vortice distruttivo, due donne innocenti. La domanda giusta non è perchè, non ci sarebbe risposta. La domanda giusta è: come, tutto questo, sia successo. Gli inquirenti sarebbero indirizzati su una possibile ricostruzione dei fatti, con angoli buii, su cui nessuno potrà fare mai luce, perchè il killer si è portato via il segreto nella tomba. La sua giornata scatenata, violenta e disperata sarebbe iniziata invitando quella che fino a due o tre mesi fa sarebbe stata la sua ultima compagna, Gabriela Serrano, una venezuelana che vive a Rubano, nel padovano. Non si sa con che scusa, ma la donna sarebbe stata attirata in una trappola mortale: lei, inconsapevole, lo avrebbe raggiunto con l’auto dell’ex marito, che vive in Spagna. All’appuntamento Zlatan Vasiljevic, bosniaco di 42 anni, sarebbe salito sulla macchina della donna e l’avrebbe condotta in Via Vìgolo, il luogo che avrebbe eletto per l’esecuzione delle due ex. Prima Gabriela Serrano: l’avrebbe minacciata con una pistola, l’avrebbe fatta salire sul sedile posteriore e qui l’avrebbe freddata con un colpo in testa. Poi, col cadavere riverso in macchina, avrebbe aspettato che l’ex moglie, Lidja Miljkovic, uscisse dall’abitazione dove si occupava di giardinaggio, per scaricarle addosso sei, sette colpi e lanciarsi in una folle fuga, gettando una granata.Iniziava la caccia all’uomo, ma ormai il killer era scatenato. Un’altro ordigno lo ha gettato nello spartitraffico tra l’A4 e la tangenziale di Vicenza, dove s’era fermato, con l’auto, in una piazzola di sosta. L’ultima esplosione, questa volta per una granata lanciata in autostrada, avrebbe potuto fare una strage. Solo una macchina è stata investita dalle schegge, ma fortunatamente nessun ferito. E’ l’atto finale: il killer sale sul sedile posteriore, accanto alla donna che ha ucciso, e qui – Intervistati PAOLO SARTORI (Questore di Vicenza) (Servizio di Carlo Alberto Inghilleri)
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