25/06/2022 GALLIO – La siccità sta colpendo anche l’Altopiano dei Sette Comuni, ma il sindaco di Gallio rilancia una proposta sui bacini artificiali che già aveva fatto discutere in passato || Già in Altopiano c’è poca acqua di solito, figuriamoci con la peggiore siccità degli ultimi anni. E allora via, con le ordinanze che impongono la massima attenzione nell’uso della risorsa idrica: il primo in ordine di tempo a varare il vademecum per i suoi cittadini è Emanuele Munari, sindaco di Gallio, che ha firmato un’ordinanza già attiva che impone il divieto di utilizzo dell’acqua per così dire pubblica per motivi diversi da quello alimentare e domestico, e per l’igiene personale. Ma il periodo di grande difficoltà impone, secondo Munari, anche una riflessione più ampia in un territorio – come quello dell’Altopiano – che vedrà aumentare vertiginosamente le presenze per la stagione turistica. Il primo cittadino di Gallio, infatti, durante la sua presidenza dell’Unione Montana aveva lanciato la proposta di creare piccoli invasi in quota in alcune aree del comprensorio per ridurre al minimo la dispersione dell’acqua piovana dovuta alla conformazione carsica dell’Altopiano. I bacini, nella proposta di Munari, avrebbero dovuto nascere come risorsa d’emergenza per gli incendi, o per dare sostegno alle malghe, oppure per l’innevamento artificiale durante l’inverno. Un’idea a lungo termine, sul quale secondo molti è indispensabile ragionare prima che la problematica sia irreversibile. I luoghi adatti, secondo Munari, ci sono e basterebbe un piccolo sforzo condiviso per creare invasi in tutta la montagna altopianese con ricadute positive e immediate anche sul versante turistico. Il dibattito è aperto. (Servizio di Ferdinando Garavello)


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