25/06/2022 VICENZA – La Cub di Vicenza questa settimana ha presentato un esposto alle Fiamme Gialle e alle procure in cui si chiede di verificare l’eventuale violazione della legge Madìa. Oggi arriva una risposta del Direttore della Sanità del Veneto, Luciano Flor. || Il silenzio spezzato. In settimana la Cub, la Confederazione Unitaria di Base, ha presentato un esposto alla Guardia di Finanza di Venezia e alle Procure della Repubblica del Veneto, in cui il sindacato chiede se sia vero oppure no che ci sarebbero alcuni dirigenti e funzionari della sanità Veneta in quiescenza che percepirebbero contemporaneamente la pensione e lo stipendio. Oggi il silenzio si spezza e arriva una nota ufficiale del direttore generale della Sanità del Veneto, Luciano Flor, che riferisce sul caso. Sul comunicato si legge che “È stata conclusa una verifica formale da cui è emerso che quattro direttori generali, regolarmente nominati mentre erano in servizio, sono andati nel frattempo in quiescenza. Gli stessi dg hanno anticipato un parere legale “pro veritate” concernente approfondimenti in merito alla loro posizione”. In virtù di queste informazioni e della peculiarità del caso il Dirttore della Sanità del Veneto si riserva un confronto con i ministeri competenti. La Cub col suo esposto aveva chiesto la verifica su possibili incompatibilità tra gli incarichi assegnati dalla Regione Veneto ad alcuni manager e l’eventuale percepimento cumulativo di pensione e stipendio che per un dirigente si aggirerebbe sui 130mila euro all’anno. Nella nota diffusa oggi dal Direttore Generale della Sanità del Veneto, a questo proposito, viene riferito che “I direttori generali interessati hanno comunicato che, in attesa della verifica, si autosospendono dalla percezione dello stipendio”. – Intervistati MARIA TERESA TURETTA (Segretario Cub Vicenza) (Servizio di Carlo Alberto Inghilleri)
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