30/06/2022 BASSANO DEL GRAPPA – Migliaia di firme a Venezia, tantissimi cittadini che chiedono risposte sul San Bassiano e sull’Ulss7. E c’è chi decide di ascoltare, e chi di non rispondere. || Ascoltare o non ascoltare, questo è il dilemma. A dir la verità quando sono i cittadini a parlare bisognerebbe che la politica prestasse orecchio a quel che arriva dal territorio. A maggior ragione se il tema è quello della sanità, del San Bassiano e dell’Ulss7. Migliaia di firme, centinaia di segnalazioni di disorganizzazione, cittadini inviperiti e tantissime domande, a partire da quelle sull’operato del dg Carlo Bramezza. Ma di risposte da parte di chi gestisce e organizza la sanità, neppure l’ombra, se non si vuole considerare una risposta il refrain sulle colpe del covid e le valanghe di numeri e cifre, bilanci e dati che vengono forniti nelle riunioni formali. Insomma, alla fine si può sempre ascoltare quel che il territorio ha da dire. Basta volerlo fare. E non è passata inosservata, a proposito di ascolto, l’assenza dall’importante avvenimento del presidente del consiglio regionale, Roberto Ciambetti. Non c’era neppure Alberto Villanova, presidente dell’intergruppo Lega Liga Veneta in consiglio veneto, e la presidente della commissione consiliare che si occupa di sanità, Sonia Brescacin. Assenze importanti e rumorose, in un momento istituzionale di grande significato se è vero, come è stato riferito ai promotori dell’iniziativa, che si è trattato della prima occasione di questa legislatura consiliare in cui la voce dei cittadini è arrivata direttamente a palazzo Ferro-Fini. Poco importa, direte voi, dato che c’era chi ha accolto e raccolto – e non è neppure la prima volta – le domande e le lamentele di un territorio, del suo territorio. – Intervistati ANGELO VERNILLO (Consigliere comunale) (Servizio di Ferdinando Garavello)
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