06/07/2022 CANAZEI – Ris di Parma a Canazei da questa mattina per prelevare i campioni biologici e compararli così da aiutare l’identificazione delle vittime. Da domani partiranno le ricerche anche da terra grazie all’installazione di radar che permettono di monitorare le instabilità delle montagna. || Mentre la Marmolada restituiva nuovi resti in val di Fassa arrivavano i carabinieri del Reparto investigazioni scientifiche. Il loro compito affidato dalla Procura di Trento, eseguire indagini biologiche sul materiale genetico prelevato compararlo poi con il dna presente su altri oggetti delle persone ad oggi ancora disperse e con quello dei parenti giunti a Canazei per ritrovarle . Sull’altro fronte , quello del monitoraggio del ghiacchiaio sulla montagna, per rilevare altre condizioni di instabilità che potrebbero ulteriormente compromettere le ricerche da ieri sono operativi i radar usati a Rigopiano. Arrivati su richiesta della protezione civile nazionale questi strumeti altamente sofisticati sono già stati posizionati all’interno della massa di ghiaccio nella parte più alta, quella ritenuta ancora instabile. I due radar interferometri sono operativi già da ieri , fino ad ora non hanno registrato movimenti. Da domani consentiranno la ripresa delle ricerche da terra che siaggiungeranno al lavoro dei droni. Per i movimenti improvvisi è stato installato anche un radar doppler. Restano interdetti all’accesso se non al personale gli accessi alla montagna. I sentieri sono costantemente monitorati da polizia locale di Canazei ed il Corpo forestale nel versande nord con la forcella Marmolada, ma il divieto interessa anche gli alpinisti che risalgono la parete sud-ovest . Per i trasgressori pena la denuncia. Nelle foto diffuse in queste ore le primissime immagini della montagna poco dopo il crollo del saracco riprese dall’obbiettivo del Soccorso Alpino.Intanto a Canazei sabato, giorno in cui il Vescovo di Vicenza e l’arcivesconvo di Trento celebreranno una messa in ricordo delle vittime, sarà giornata di lutto cittadino . Bandiere listate a lutto e un momento di raccoglimento cui non farà seguito, però, il suono delle sirene. Oltre il rumore degli elicotteri che si levano in volo, ci sono le prime parole di una sopravvissuta a rompere il silenzio di queste ore: “Ti – Intervistati DIMITRI DE GOL (DIRETTORE SCUOLA SOCCORSO ALPINO E TECNICO DI ELISOCCORSO) (Servizio di Anna De Roberto)


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