08/07/2022 VICENZA – La vicinanza del Vescovo di Vicenza alle famiglie delle vittime: «mi immedesimo nel dolore di chi resta». Domani a Canazei a concelebrare la Messa di suffragio per le vittime della Marmolada || L’abbraccio simbolico, la vicinanza ai famigliari delle vittime della Marmolada, la sofferenza condivisa, parole di conforto che arrivano dal Vescovo di Vicenza, provincia toccata più di altre dal numero dei lutti, dei dispersi: «Mi immedesimo nella loro sofferenza – spiega Monsignor Beniamino Pizziol – è quasi impossibile riuscire a pensare, umanamente, che un figlio esca alla mattina per andare a rigenerarsi e non torni più, io cerco di immedesimarmi in queste persone» Per questo domani sarà a Canazei a concelebrare con l’Arcivescovo di Trento la Messa di suffragio per le persone decedute sulla Marmolada. Lascia aperta una riflessione sul rapporto di ciascuno di noi con la natura, Monsignor Pizziol, e un invito. «che rapporto abbiamo con il creato? – continua il Vescovo – come dice Papa Francesco, “è la casa comune”, e allora tutti dovremmo sentirci impegnati ad averne rispetto». E intanto una, tra le tante iniziative che partono dalle singole parrocchie del territorio, stasera a Isola Vicentina la veglia in ricordo di Filippo Bari, il papà 27enne residente a Malo, la cui foto, scattata poco prima di essere travolto dalla valanga, è diventata il simbolo di questa tragedia. – Intervistati MONS. BENIAMINO PIZZIOL (Vescovo di Vicenza) (Servizio di Luisa Bertini)


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