18/07/2022 VICENZA – Il caso dei manager delle Ulss andati in pensione continua a far discutere: il sindacato Cub annuncia che è pronto a inviare il suo esposto anche alla Corte dei Conti. || Un lungo, profondo silenzio: la Sanità Veneta oggi è chiamata a dare molte risposte: dalla carenza di dottori di famiglia alle liste d’attesa; dalla mancanza di medici, durante il giorno, sulle ambulanze all’ospedale Cazzavillan, fino all’esposto presentato alla Guardia di Finanza di Venezia e alle Procure della Repubblica del Veneto, in cui la Cub, Confederazione Unitaria di Base, chiede se sia vero oppure no che ci siano stati alcuni dirigenti e funzionari della sanità Veneta in quiescenza che avrebbero percepito contemporaneamente la pensione e lo stipendio, e se vi sia stata oppure no violazione della Legge Madìa. Nel frattempo quattro direttori generali, regolarmente nominati mentre erano in servizio, e poi andati in quiescenza si sarebbero autosospesi dalla percezione dello stipendio. Da allora sono passati i giorni, le settimane, e ancora dalla Regione Veneto, politicamente, non c’è stato altro, se non, appunto, un lungo silenzio. A parlare, invece, è la segretaria della Cub di Vicenza, Maria Teresa Turetta, che annuncia: «pronti a inviare il nostro esposto aggiornato anche alla Corte dei Conti». – Intervistati MARIA TERESA TURETTA (Segretario Cub Vicenza) (Servizio di Carlo Alberto Inghilleri)


videoid(OG4KBgYjXQ0)finevideoid-categoria(vicenzatg)finecategoria