28/07/2022 BASSANO DEL GRAPPA – Neurologo telefonico all’Ulss 7. L’ospedale San Bassiamo non è più appetibile per gli specialisti. || Ormai è chiaro: la carenza di specialisti nell’Ulss7 ha costretto il direttore sanitario Antonio Di Caprio a varare il cosiddetto “neurologo telefonico”. Ovvero in caso di necessità quando non c’è un neurologo negli ospedali dell’azienda – quindi ogni giorno dalle quattro di pomeriggio alle otto del mattino successivo – bisogna chiamare Vicenza o Arzignano per un consulto. Questo però vuol dire che a Vicenza i neurologi ci sono. Eccome, se ci sono. Ma allora perché questi specialisti non sono presenti al San Bassiano e a Santorso in numero sufficiente da garantire la copertura di eventuali emergenze? Ecco, questa è una buona domanda che ci hanno fatto molti telespettatori dopo i servizi andati in onda sul neurologo telefonico. Qualche ben informato del settore sanitario e medico ci dice che in sostanza la risposta è una sola: il San Bassiano e gli altri ospedali dell’Ulss diretta da un anno e mezzo da Carlo Bramezza non sarebbero appetibili per i medici. Anzi, l’ospedale bassanese avrebbe perso quell’appeal che aveva fino a qualche mese fa, e che lo aveva trasformato in una sorta di calamita di professionisti di altissimo profilo. Insomma, pare proprio che potendo scegliere, gli specialisti scelgano altre destinazioni. Un circolo vizioso, che rischia di portare il nosocomio bassanese alla periferia della sanità non solo veneta, ma anche locale. La prima ricaduta potrebbe essere per assurdo e anche in concreto, se la situazione dovesse evolversi negativamente, la cancellazione della stroke unit – l’unità dedicata alla gestione e al trattamento della fase acuta dell’ictus ischemico ed emorragico con aree e personale specializzato. In soldoni si parte dall’assenza del neurologo e si arriva alla chiusura di un servizio. Ipotesi e domande, che rimbalzano da Bassano a Venezia senza trovare risposta, ma i nostri microfoni sono sempre aperti per tutti. (Servizio di Ferdinando Garavello)