30/07/2022 BORSO DEL GRAPPA – In condizioni normali è la montagna che dà l’acqua alle valli e alla pianura. Con la siccità succede il contrario. Abbiamo seguito il viaggio di un’autobotte sulle pendici del Monte Grappa. || La siccità mette in difficoltà moltissime zone del territorio, specialmente quelle montane e pedemontane. In località Peccolo sulle pendici del Monte Grappa già da molti mesi i volontari dell’Avab di Pieve del Grappa portano il carico di oltre 100 ettolitri di acqua ad uso del ristorante. La gran parte, come ci ha confermato il gestore, viene utilizzata non a scopo alimentare, ma per i servizi igienici. La scorta dura, a seconda dell’affluenza dei clienti, dai dieci ai quindici giorni. Il viaggio dell’acqua parte da uno degli idranti dell’Ats che si trovano a valle in località Semonzo. Servono una decina di minuti per il riempimento di ogni autobotte, una ventina di minuti di viaggio (ma si può superare anche l’ora, per le località più impervie e meno raggiungibili), e più un quarto d’ora per il pompaggio e il riempimento delle vasche. E’ già dallo scorso inverno che i volontari di Pieve insieme ai colleghi di Valdobbiadene portano l’acqua da valle a monte, per compensare l’assenza di piogge significative e in grado di garantire anche un minimo di autonomia. I viaggi vengono effettuati in due turni, dalle 13 alle 19 e dalle 19 a all’una di notte. Ai volontari pensionati tocca il turno diurno, a chi invece lavora altrove quello serale e notturno. La speranza di tutti è che il cielo perda per un po’ il suo colore azzurro e torni a bagnare terra, uomini e animali. – Intervistati FERRUCCIO PEROCCO (Avab Pedemontana del Grappa colli Asolani e Montello
) (Servizio di Mirco Cavallin)


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