15/08/2022 BASSANO DEL GRAPPA – Il 7 luglio è entrato in vigore un provvedimento che prevede un nuovo assetto per la sanità pubblica. E il neurologo telefonico dell’Ulss7 entra nel mirino delle norme nazionali || Altro che neurologo telefonico e viaggi della speranza per i pazienti, sballottati da Bassano a Santorso e poi su fino ad Asiago per visite ed esami: è in arrivo una rivoluzione per la sanità, che mette in una prospettiva decisamente scomoda l’intero assetto dell’Ulss7 Pedemontana. Il 7 luglio è entrato infatti in vigore un provvedimento varato dall’ormai ex ministro Speranza che cambierà volto al rapporto fra cittadini e sanità pubblica. La legge prevede la formazione di distretti di circa 100 mila abitanti, quindi è plausibile pensare alla nascita di un’area molto bassanese. Nel territorio dovranno essere presenti le cosiddette case di comunità, ovvero strutture ospedaliere in grado di gestire circa 50 mila abitanti, con grande attenzione per aree come la montagna e la Valbrenta. Dovranno poi essere formati ospedali di comunità da 20 posti letto ogni 100 mila abitanti e una centrale operativa a valenza distrettuale. Il tutto entro gennaio 2023. Il concetto degli specialisti, dei medici e degli infermieri sempre a disposizione dei cittadini rischia di inguaiare proprio l’Ulss7, dove – giusto per fare un esempio – si è andati in tutt’altra direzione con la creazione del neurologo telefonico: in pratica, mancando il neurologo a Bassano e Santorso ogni pomeriggio, per le emergenze bisogna affidarsi a un consulto telefonico con l’Ulss Berica. Proprio la dinamica che viene esclusa dal nuovo assetto previsto da decreto Speranza. Resta da capire cosa accadrà ora, visto che anche le proposte di una voce piuttosto pesante come quella del vicepresidente del consiglio veneto Nicola Finco sono cadute nel vuoto. Quest’ultimo aveva suggerito di dare vita a una sorta di prestito con la sanità vicentina per avere neurologi anche nella Pedemontana, in attesa di nuovi concorsi per specialisti. Pensate che qualcuno abbia risposto? Ecco, si attendono risposte anche a questi nuovi quesiti. E i nostri microfoni sono sempre aperti per tutti. (Servizio di Ferdinando Garavello)
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