17/08/2022 BASSANO DEL GRAPPA – Quasi un mese è passato da quando il vicepresidente del consiglio veneto, Nicola Finco, ha avanzato delle proposte immediatamente realizzabili per risolvere – almeno per ora – il problema del neurologo telefonico. Pensate che qualcuno gli abbia risposto? || Niente da fare, sul neurologo telefonico l’Ulss7 non si schioda. A parte una scarna comunicazione nella quale si ammetteva in sostanza una carenza di medici, sulla dinamica che prevede un consulto telefonico con Vicenza o Arzignano in caso di emergenze neurologiche ogni pomeriggio non ci sono variazioni di sorta. Eppure erano arrivate delle proposte, chiare e precise, e pure da qualcuno che se ne intende come il vicepresidente del consiglio regionale del Veneto. E pure sulle due neurologie di San Bassiano e Santorso Finco aveva inoltrato una proposta di buon senso, suggerendo di accorparle temporaneamente in un solo ospedale, in attesa di risolvere il problema. Ferragosto è passato, la proposta di sicuro è arrivata all’orecchio del dg Carlo Bramezza che in quanto ad autonomia d’azione ha dimostrato di saperci fare quando vuole – vedi il caso della senologia di Bassano spostata a Santorso alla faccia delle schede ospedaliere. Eppure non c’è stata risposta, neppure al vicepresidente del consiglio veneto. Un vero peccato. Perché ogni istanza, ogni proposta – da quelle sottoscritte dai cittadini con migliaia di firme ai banchetti per una sanità migliore fino a quelle della politica – meritano una risposta. Di risposte, però, non ne arrivano anche se il silenzio non è più un’opzione. Ma i nostri microfoni sono sempre aperti per tutti. (Servizio di Ferdinando Garavello)
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