24/08/2022 TEZZE SUL BRENTA – Cinque punti per sostenere l’agricoltura e contirbuire a rilanciare l’economia. Sono le richieste di Coldiretti al futuro Governo || Manca un mese al voto e il settore primario ha le idee chiare sull’agenda del governo e del Parlamento che nasceranno dalle elezioni del 25 settembre. “Non è più tempo delle chiacchiere, bisogna lavorare subito”, dice Martino Cerantola, presidente di Coldiretti Vicenza. Già pochi giorni dopo le dimissioni del Governo e lo scioglimento delle Camere, il mondo imprenditoriale del settore primario aveva preso carta e penna rivolgendosi al futuro esecutivo che nascerà dalle elezioni del 25 settembre. Cinque le priorità indicate da Coldiretti, a cominciare dalla difesa del settore agroalimentare, che vale un quarto del Pil nazionale e occupa 4 milioni di persone, istituendo il Ministero dell’agroalimentare e sfruttando al massimo i 35 miliardi di euro di fondi europei. Il secondo punto è un netto no alle etichette Nutriscore, al cibo sintetico e al trattato col mercato comune del sud America, da cui arrivano prodotti realizzati con pesticidi non autorizzati in Europa e frutto della deforestazione. E poi i fondi del Pnrr, considerati la chiave per la sovranità alimentare, logistica ed energetica italiana, con la richiesta di installare i pannelli fotovoltaici sui tetti delle stalle. Quarto punto è lo stop ai cinghiali, più di 2 milioni in tutta Italia, fonte di preoccupazione e pericolo per cittadini e agricoltori. Infine una spinta per la realizzazione degli invasi di acqua piovana, per arrivare almeno al 50% di raccolta, a fronte dell’attuale, modesto, 11%. Per il governo che verrà dopo il voto è chiara l’indicazione sulle priorità, ovvero che l’agricoltura sia al primo posto dell’agenda. – Intervistati MARTINO CERANTOLA (PRESIDENTE COLDIRETTI VICENZA) (Servizio di Mirco Cavallin)


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