01/09/2022 BASSANO DEL GRAPPA – Tutelare San Lazzaro e non consentirne la cementificazione. E’ l’obiettivo della petizione tra i cittadini, che ha toccato quota 2.000 firme || La storia, la cultura, l’ambiente, il paesaggio stanno a cuore ad un numero sempre più alto di bassanesi e non solo. Erano mille il 30 giugno le firme consegnate all’ufficio protocollo del Comune a sostegno della petizione per tutelare i campi a sud di Bassano, l’area di San Lazzaro, da nuove edificazioni produttive, industriali e artigianali. Adesso si raddoppia, perché in data 1 settembre 2022, l’Associazione bassanese per il RIspetto Ambientale ne ha consegnate altre mille, all’attenzione del Sindaco Elena Pavan, della Giunta e dell’intero Consiglio Comunale. Sulla zona incombono quattro progetti, tre ad ovest della Roggia Rosà, ed uno ad est. In particolare nell’area verso via Rambolina sarebbe previsto un capannone che da solo misurerebbe 70.000 metri quadri, così grande da riuscire a coprire l’intero centro storico di Bassano. Quelle aree agricole, sostengono i firmatari della petizione, sono patrimonio della Città ed hanno caratteristiche storiche e paesaggistiche uniche, testimoni della sapienza nel prendersi cura della terra e nel governare l’acqua. A seguito del primo deposito di firme del 30 giugno, il Sindaco Elena Pavan ha risposto alla Petizione il 28 luglio, comunicando che deciderà il Consiglio Comunale. Entro fine settembre, a norma di statuto e regolamenti comunali, dovrebbe decidere sull’esito della richiesta inoltrata, motivando per iscritto con una risposta in caso di diniego. I primi mille firmatari quindi ancora non sanno se la petizione sarà effettivamente tenuta in considerazione. E ancor meno lo sanno gli altri mille i cui nomi sono stati appena consegnati in Municipio. I cittadini vogliono sapere se l’Amministrazione intenda o meno preservare una delle ultime aree della zona agricola di pianura, così come previsto negli strumenti pianificatori comunali. Le deroghe esistono e per legge sono possibili. Ma la volontà dei cittadini, ormai duemila, nero su bianco, è chiara: San Lazzaro deve restare così com’è. (Servizio di Mirco Cavallin)


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